Articolo pubblicato dal settimanale on-line Arcipelago Milano, N° 31-2014
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http://www.arcipelagomilano.org/archives/34318
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“PASTICCI METROPOLITANI”. ALLA RISCOPERTA DEL FEUDALESIMO
Nei giorni scorsi si è svolto un seminario sulle “funzioni” della Città metropolitana (martedì 9 settembre), organizzato dal Comune di Milano con il PIM, indirizzato agli amministratori comunali milanesi. Il luogo dell’incontro non è casuale, è un simbolo storico: palazzo Reale, in piazza Duomo. Appare quasi una convocazione della corte di tutti i rappresentanti dei piccoli feudi interni al ducato di Milano. Nella sala delle udienze, pardon, delle conferenze, si sono riversati i “vassalli, valvassori e valvassini”. Accolti dal responsabile della apposita struttura di progetto e dall’assessore delegato, con i tecnici PIM, storico braccio urbanistico del Comune. Non si è visto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che in questo modo si è certamente salvato da questo inopportuno revival storico. Parimenti non si sono visti i dignitari della “signoria” uscente, quella della Provincia di Milano, con effetti opposti.
I sindaci e
i consiglieri comunali (praticamente assenti Lega, NCD e FI) hanno affollato la
sala con contenuta allegria, per la cerimonia di presentazione della struttura che
darà la possibilità di avere 24 nuove investiture, le poltrone del consiglio
metropolitano.
Rimane da capire
ancora qualche piccolo dettaglio, ad esempio, a cosa servono questi “consiglieri”
e che compiti avranno. Tema a cui è dedicato l’incontro. Dopo oltre due ore di
relazione dei tecnici PIM, con il racconto sui “tavoli istituzionali” e la
meraviglia dei Piani Strategici pluriennali, il pubblico, inizialmente ben
disposto, incomincia a incupirsi. Sono tutti politici abituati ad annusare
l’aria che tira e il conto è presto fatto: sono passati cinque mesi
dall’approvazione della legge, a pochi giorni dal voto, si è ancora alle slide
da seminario di alta formazione. Vuol dire che le pentole sul fuoco sono vuote,
non si vede l’ombra di un osso, ne del bollito. I sindaci quando sentono parlare
di “piani” arricciano il naso, significa dargli lavoro e problemi aggiuntivi,
senza vantaggi immediati per la comunità che rappresentano.
Il bello
arriva alla fine, con le domande dell’inquieto pubblico, che è stato redarguito
sul poco tempo a disposizione a tale scopo. A chi chiede lumi sulla effettiva
data di funzionamento della Città metropolitana il responsabile del progetto
Giorgio Monaci risponde che la Città presumibilmente diventerà soggetto
giuridico dal 1° gennaio 2015.
Se fosse veramente
così c’è da chiedersi a che serva eleggere il consiglio frettolosamente il 28
settembre, anticipando di quindici giorni la data normale del voto che buona
parte delle Province hanno assunto nel 12 ottobre. Fretta inspiegabile, visto
che ogni cosa è in ritardo, compreso il governo con i suoi provvedimenti, e per
ora ci sono solo le slide...