venerdì 11 gennaio 2013

A proposito del  "jus primae noctis" di Bersani e delle Primarie 
Segnalazione articolo e foto da 
http://affaritaliani.libero.it/milano/un-umiliazione-per-110113.html:



"Un'umiliazione per le donne milanesi". Scoppia il caso della paracadutata da Roma. di Marina Terragni,blogger e femministra milanese

"La candidatura Pd di Fabrizia Giuliani, romana paracadutata nelle liste di Milano per la Camera in posizione di sicura eleggibilità, è una piccola ma bruciante umiliazione per le donne milanesi: le candidate uscite dalle primarie, anzitutto; ma anche il vitalissimo, variegato, formidabile movimento delle donne di questa città, “madre” di tutti i femminismi italiani (la “clientela” elettorale a cui l’offerta Giuliani dovrebbe rivolgersi), che non ha mai sentito nominare la candidata e che rivendica con orgoglio la sua autonomia. 
Presentata ovunque come “del comitato promotore di Se Non Ora Quando” –ma “Se Non Ora Quando” smentisce l’investitura e interdice a lei come a chiunque altra l’uso del brand-, non è più così chiaro a che titolo Giuliani sia in lista.

Se il senso di ingaggi civici come quelli di Michela Marzano, Massimo Mucchetti, Carlo Dell’Aringa è autoevidente, la candidatura blindata di Giuliani, spogliata degli allori Snoq, necessiterebbe di qualche spiegazione.
Fabrizia Giuliani insegna Filosofia del Linguaggio a La Sapienza e online compare qualche suo intervento su “l’Unità”. Molto di più non si sa, ed è un peccato per le elettrici e gli elettori milanesi. Che rischiano di dover dare credito ad alcune fastidiose illazioni secondo le quali Giuliani, compagna di un consigliere regionale uscente del Lazio, il dalemiano Claudio Mancini, non ricandidato né in Regione né in Parlamento, sarebbe in lista a titolo “risarcitorio”. E lontano da Roma, dove Mancini è chiacchierato per aver approvato, insieme ai vari Fiorito, le “spese pazze” per la Regione Lazio, e i rumour si farebbero assordanti....