lunedì 10 agosto 2015

L'ItaliKum è pronto all'uso, ma non sanno che farne...

Ci distraggono con milioni di emendamenti, così varano i collegi elettori per fotterci. Ecco le prove 

È tempo di saldi estivi a Roma. 
Settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha licenziato il decreto sui collegi per l’Italicum. Un colpo difficile realizzato in pochissimo tempo. Solo qualche giorno prima, in un caldo mattino di fine luglio, alla Camera si era discusso di collegi elettorali, quelli che servono per completare l’Italicum. Un tema apparentemente tecnico che riguarda le modalità di elezioni della “casta”, tra gli altri, era intervenuto il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Nel resoconto di seduta si legge: “..nel dichiararsi disponibile a mettere a disposizione i dati e la documentazione richiesti, fa notare che solo per due collegi, nell'ambito delle Regioni Veneto e Toscana, il Governo si è discostato dalle indicazioni fornite dalla Commissione (Collegi N.d.R.)”.
La notizia è quella dei dati tenuti coperti, non certo che il governo maneggia sui collegi elettorali, cosa quasi scontata.
Il Governo rende “disponibili” i dati che documentano il ritaglio del territorio in collegi, dopo numerose insistenze; una gentile concessione ai rappresentanti dei cittadini desiderosi di sapere cosa bolle in pentola.
Ritornando alla notizia principale, quella dei 100 collegi plurinominali deliberati dal Governo, non si sa come siano effettivamente, bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per vedere quali e quante modifiche indicate dalle Camere sono state accolte...


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