mercoledì 23 dicembre 2015

Incontro "Italicum? No grazie!" al CAM Garibaldi Milano 14 dicembre 2015



PREPARIAMOCI ALLE PROSSIME SCADENZE PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE E DELLA DEMOCRAZIA: FACCIAMO RETE!

QUALI RIFORME PER QUALE DEMOCRAZIA NEL 2016?

Il Comitato milanese del Coordinamento in difesa della Democrazia Costituzionale si convoca in assemblea aperta per parlarne lunedì 14 dicembre alle ore 20:30 presso il CAM Garibaldi in c.so Garibaldi 27 (MM2 Lanza). Aiuteranno a costruire il quadro politico e giuridico delle “deforme” istituzionali in corso:

Felice Carlo Besostri (Coordinatore CDC Ricorsi anti-Italicum ),
Daniele Vittorio Comero (analista politico Città Metropolitana)
Claudio Tani (avvocato foro di Milano)
Marcello Scipioni (Segretario Generale FIOM Milano),
Roberto Brambilla (Lista Civica Italiana, CN-AC Com. Naz. Attuazione Costituzione)

ITALIKUM?
NO GRAZIE!

Promuovono e organizzano:

Circolo La Riforma, Centro iniziativa sociale Pertini, Circolo Rosselli, Gruppo di Volpedo - Milano, Altra Europa per Tsipras, Libertà e Giustizia - Milano, Possibile - Milano, Psi – Milano, Sinistra Lavoro, Prc, Sinistra Italiana - Milano, Sel, Azione Civile, Costituzione Beni Comuni, Altra Europa Provincia, Futuro a Sinistra, Lista Civica Italiana – CN-AC Comitato nazionale per l’attuazione della Costituzione, Associazione "Enzo Tortora" Radicali Milano.
E' ancora possibile aderire al Comitato!



lunedì 30 novembre 2015

Sabato 28 novembre al Centro congressi delle Stelline di Milano, nel corso del convegno sulla "Città metropolitana di Milano"  è stato presentato il progetto di legge sull’elezione diretta del sindaco de l consiglio metropolitano, che ha ottenuto il pieno sostegno di Salvatore Papa e Roberto Pasolini dell’UDC milanese, organizzatori della giornata i studio.
RAI3 nel TGR  delle ore 14 ne ha dato notizia (nella foto da sinistra: Verga, Salerno, Cucchi, Comero e Tacchi).



Avvenire, 26 novembre:


mercoledì 18 novembre 2015

UNA GUIDA E UN FUTURO PER LE CITTÀ METROPOLITANE

La riforma Delrio dell’aprile 2014 ha il merito di aver generato velocemente le Città metropolitane, e per questo è sembrata a molti una legge coraggiosa, un po’ ardita in alcuni aspetti, specie sull’elezione di secondo grado, ma molto decisa nel mettere mano alle autonomie locali. Dopo di che le province hanno cercato di far finta di nulla, producendo una passività colposa. Il Governo si è accorto di alcuni problemi e ha iniziato a ritoccare il testo qua e là con decreti legge. Infine, per far quadrare i suoi conti, arriva la famigerata legge di stabilità 2015 che di fatto ha mandato in tilt tutto il sistema delle autonomie locali. Gli amministratori metropolitani appena eletti vengono presi in contropiede dal repentino cambio di prospettiva. Dal 1° gennaio 2015 la situazione è caotica....

prosegue sul settimanale on line ARCIPELAGO MILANO

http://www.arcipelagomilano.org/archives/40819

lunedì 16 novembre 2015

Il golpe delle Città metropolitane: il sindaco delle metropoli decide per tutti i “piccoli” sindaci

Il cubo di Rubrick rappresenta bene la riforma Delrio delle province e città metropolitane. Una legge che sembrava chiara e perentoria è diventata sfuggente, più la si gira e rigira, meno si trova la soluzione.
Se non fosse che dentro quei cubetti che vengono fatti girare all’impazzata ci sono delle persone in carne e ossa, donne e uomini, che lavorano in enti dalle prospettive sempre più incerte, ci sarebbe da scrivere un libro su come non devono essere fatte le riforme istituzionali.
Questo è solo l’antipasto, rispetto al risottaccio della riforma costituzionale che tra pochi mesi verrà approvata dalla Camera....

See more at: 
http://www.lindipendenzanuova.com/il-golpe-delle-citta-metropolitane-il-sindaco-delle-metropoli-decide-per-tutti-i-piccoli-sindaci/#sthash.H5ff1xeX.dpuf

milano1898

lunedì 21 settembre 2015

Raccolta firme per il progetto di legge elettorale metropolitana

Milano. Sabato 19 settembre

E' partita la raccolta firme per il progetto di legge elettorale di iniziativa popolare per le città metropolitane, per ripristinare l'elezione diretta del sindaco e dei consiglieri, abolita con la riforma Delrio del 2014.
In piazza a San Babila a mezzogiorno c'è stata la conferenza stampa davanti ai banchetti di raccolta firme, con l'adesione formale di numerose forze politiche:
- il movimento "Possibile" di Civati, impegnato anche nella raccolta firme per 8 referendum
- il movimento "Italia Unica" di Passera 
- i Radicali con l'Associazione E.Tortora
- i promotori della lista Costituente per la Partecipazione Cortiana, Cappato e Biscardini.

Nella foto il gruppo dei sostenitori, con il Duomo in sottofondo, da sinistra: 
Pippo Civati, Fiorello Cortiana, Marco Cappato, Corrado Passera con la figlia Luce, Roberto Biscardini (dopo si intravvede anche un pezzetto della mia giacca blu...)




Il materiale documentale e il modulo firme sono scaricabili dal sito web:






Il TG di Rai 3 ha riportato la notizia:


Piccola nota a margine: 
finalmente si è visto chi c'è dietro a Civati...

lunedì 10 agosto 2015

L'ItaliKum è pronto all'uso, ma non sanno che farne...

Ci distraggono con milioni di emendamenti, così varano i collegi elettori per fotterci. Ecco le prove 

È tempo di saldi estivi a Roma. 
Settimana scorsa il Consiglio dei ministri ha licenziato il decreto sui collegi per l’Italicum. Un colpo difficile realizzato in pochissimo tempo. Solo qualche giorno prima, in un caldo mattino di fine luglio, alla Camera si era discusso di collegi elettorali, quelli che servono per completare l’Italicum. Un tema apparentemente tecnico che riguarda le modalità di elezioni della “casta”, tra gli altri, era intervenuto il sottosegretario Ivan Scalfarotto. Nel resoconto di seduta si legge: “..nel dichiararsi disponibile a mettere a disposizione i dati e la documentazione richiesti, fa notare che solo per due collegi, nell'ambito delle Regioni Veneto e Toscana, il Governo si è discostato dalle indicazioni fornite dalla Commissione (Collegi N.d.R.)”.
La notizia è quella dei dati tenuti coperti, non certo che il governo maneggia sui collegi elettorali, cosa quasi scontata.
Il Governo rende “disponibili” i dati che documentano il ritaglio del territorio in collegi, dopo numerose insistenze; una gentile concessione ai rappresentanti dei cittadini desiderosi di sapere cosa bolle in pentola.
Ritornando alla notizia principale, quella dei 100 collegi plurinominali deliberati dal Governo, non si sa come siano effettivamente, bisognerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per vedere quali e quante modifiche indicate dalle Camere sono state accolte...


L'articolo prosegue al link:



mercoledì 29 luglio 2015

Depositata in Cassazione la proposta di legge elettorale metropolitana

In Gazzetta Ufficiale, martedì 28 luglio, è stato dato l'annuncio del deposito della proposta di legge elettorale metropolitana:

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE - COMUNICATO

Annuncio di una proposta di legge di iniziativa popolare (15A05953) 
 (GU n.173 del 28-7-2015)
Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352, si annuncia che la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione,  in data 27 luglio  2015,  ha  raccolto  a  verbale  e  dato  atto  della dichiarazione resa  da  quattordici  cittadini  italiani,  muniti  di certificati comprovanti la loro iscrizione nelle liste elettorali, di voler promuovere ai sensi dell'art. 71 della Costituzione e  art.  48 in relazione all'art. 7 della legge 25.5.1970 n. 352 una proposta  di legge di iniziativa popolare dal titolo: 
 "Elezione  diretta  del  sindaco  e  del   consiglio   della   città metropolitana". 
 
Sui giornali  è apparsa la seguente notizia:

Repubblica Milano

CITTÀ METROPOLITANA,DEPOSITATA IN CASSAZIONE PROPOSTA LEGGE ELEZIONE DIRETTA
 È stata depositata stamattina a Roma, presso la Corte di Cassazione, una proposta di legge di iniziativa popolare in materia di "Elezione diretta del sindaco e del consiglio della città metropolitana". 
A guidare per il momento l'iniziativa sono esponenti Radicali, Socialisti, di Italia Unica, liste civiche e associazioni provenienti dalle città metropolitane di tutta Italia. 
Erano presenti oggi a Roma Giuseppe Alterio (Comitato Nazionale Radicali italiani, Napoli), Felice Besostri (avvocato, Milano), Giuseppe Bicchielli (Italia Unica Roma), Roberto Biscardini (consigliere metropolitano, Milano), Mauro Broi (Milano), Marco Cappato (consigliere metropolitano Milano), Daniele Fichera (consigliere regionale PSI, Roma), Antonio Gadelata (Comiti Civici Bari), Gerardo Labellarte (PSI), Lorenzo Lipparini (Comitato Nazionale Radicali italiani, Milano), Riccardo Magi (Presidente Radicali italiani, consigliere Roma Capitale), Claudio Marinoni (Associazione Enzo Tortora Milano), Alessandro Massari (Radicali italiani, Roma), Maurizio Villani (PSI), Valter Catoni (Italia Unica, Roma), Lelio Alfonso (coordinatore nazionale Italia Unica). 
I promotori hanno dichiarato: "la legge Delrio ha reso le città Metropolitane enti di secondo livello, di fatto nominati dai Partiti. Ci rivolgiamo in particolare agli amministratori e ai cittadini di quei comuni che, con l'attuale normativa, sono stati defraudati del diritto di voto, già sancito dalla Carta europea delle autonomie locali. Auspichiamo che, grazie all'iniziativa popolare, si possa superare l'attuale assurdo sistema e ripristinare quanto prima l'elezione diretta e a suffragio universale". (Omnimilano.it)
 (27 Luglio 2015 ore 15:05)

mercoledì 17 giugno 2015

Città metropolitana: così non funziona…


La legge di stabilità 2015 ha delineato un percorso certo verso un dissesto programmato delle Città metropolitane, come certificato il mese scorso dalla Corte dei Conti (rapporto sul sito web). Una evidente scelta politica, quella di portare sull’orlo del burrone economico i nuovi enti, dovuta alla loro intrinseca debolezza sul tavolo delle trattative nazionale. Di riflesso anche la strada verso l’Unione Europea e i suoi bandi di finanziamento è irta di ostacoli. ''Parlamento riveda norme, oppure si rischia di finire nel burrone''. Questo allarme è stato lanciato il 4 marzo scorso dal sindaco metropolitano di Milano, Giuliano Pisapia, al termine della relazione sui conti della Città metropolitana con il buco di 114 milioni di euro. Il sindaco ha sottolineato “… che la situazione è disperata e disperante”, definendo “vergognoso” che il 47% degli introiti della Città metropolitana siano dirottati da Milano a Roma. Un federalismo alla rovescia, che di fatto azzera il progresso culturale e politico iniziato negli anni ottanta. La riforma Delrio per le Città metropolitane (C.M. in seguito) aveva acceso tante speranze, per il fatto di essere una riforma innovativa e coraggiosa in alcune scelte. Però, gestita dal Governo con grande difficoltà, come dimostra la sequenza di interventi dopo l’approvazione, con voto di fiducia, della riforma Delrio, la legge 56/14, a fine marzo 2014.
Un continuo taglia e cuci che non sposta il problema di fondo: la legge Delrio assegna al sindaco del comune capoluogo la carica di  sindaco metropolitano, con ampi poteri amministrativi, apparentemente forti, ma con peso politico molto scarso.
Il sindaco del capoluogo l’anno scorso poteva anche essere compiaciuto dell’allargamento delle sue funzioni sul territorio, ma ora, di fronte al collasso economico degli enti impostato con la legge di stabilità, si ritrae, concentrandosi sui suoi compiti originari. Le urne sono vicine, il prossimo anno si voterà a Torino, Milano, Napoli e forse a Roma con l’elezione diretta del sindaco del capoluogo (che vale doppio, visto che automaticamente diventa sindaco della C.M.). Pesano di più gli elettori del capoluogo, che quelli metropolitani, che subiscono le scelte di altri. Il ripristino dell’elezione diretta è auspicabile e sarà possibile al verificarsi di alcune condizioni.
A Milano, se il Parlamento approverà una apposita legge elettorale nazionale per le città metropolitane, appena il comune avrà approvato le nuove Municipalità, sarà possibile l’elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano. Purtroppo non si hanno notizie di proposte presentate dalle forze politiche o dal Governo, né di disegni di legge presentati alla Camera o al Senato. C’è da darsi da fare per arrivare ad avere una legge elettorale per le città metropolitane in tempo utile per il prossimo maggio, altrimenti si rimane nel limbo fino al 2021, per cui su sollecitazione della lista civica la “Città dei Comuni”, con l’avv. Felice Besostri, si è messo a punto la proposta Besostri-Comero.
E’ una proposta di legge elettorale per le città metropolitane che utilizza il sistema maggioritario, a collegio unico per il sindaco, con collegi uninominali per i consiglieri al fine di rafforzare il legame con il territorio.
L’elezione diretta non è la panacea di tutti i mali, ci sono molte controindicazioni, come si è visto a Milano negli ultimi decenni. Per questo si è cercato un giusto equilibrio tra i vari organi, tra chi decide e chi controlla, senza bloccare il sistema su logiche di maggioranze prefigurate.
Non va bene che Milano rimanga con questa debolezza di fondo fino al 2021, c’è da assicurare con l’elezione diretta una maggiore autorevolezza politica sia al consiglio che al sindaco metropolitano.

Articolo completo su:

lunedì 8 giugno 2015

Italicum, anche i seggi potranno volare…



I seggi volano già dal 2006…
Il voto del 31 maggio è come la campanella dell’ultimo giro. Il sistema politico è in fibrillazione con l’idea che passato agosto ci sia un pronti via con le campagne elettorali, che comunque sia ci sarà per il voto del prossimo maggio 2016, che interesserà grandi città come Milano. L’unica incertezza è quella di vedere se si aggiungerà anche il traguardo finale della legislatura o uno volante, valido solo per la poltrona di palazzo Chigi.
Si sa, è sempre andata così negli ultimi vent’anni. Gli italiani non si lasciano sfuggire l’occasione di esprimere un parere sulla politica nazionale utilizzando anche il voto delle comunali. E’ la tanto vituperata sovranità popolare, che molti cercano di disattivare, studiando leggi elettorali sempre più astruse e complicate come l’Italicum.
E’ andata così anche quest’anno, in un appuntamento che sembrava marginale, con il consueto turno elettorale delle comunali, vi è stata l’aggiunta di sette regioni al voto. Quando due elezioni coincidono, comunali e regionali, allora si raggiunge una massa critica che assume un notevole peso politico. I numeri di quest’anno sono impressionanti, a cominciare dall’astensionismo, oramai a livelli intorno al 50%, per cui si rimanda alle analisi dell’Istituto Cattaneo.
Nel 2000 si era visto qualcosa di simile per il centro sinistra e la caduta di D’Alema, idem nel 2005 per il centro destra, così come nel 2007 per Prodi e nel 2011 per Berlusconi con la perdita di Milano.
A chi tocca ora? In primis a chi sta al governo che, forse, ha esaurito la rendita di posizione, il PD ha pagato caro con la perdita di molti voti, il M5S è come un bicchiere riempito a metà, Forza Italia è diventata poca cosa, complementare nel centro destra per cui Berlusconi dovrà inventare qualcosa, infine Salvini che ha da mantenere un trend di crescita molto veloce. In futuro molto dipenderà da quali regole verranno utilizzate, il sistema del “consultellum” sarà in vigore fino al 30 giugno 2016, dopo di che entrerà in funzione la nuova legge elettorale che regala seggi al prescelto, il cosiddetto Italicum.
La legge 52 è stata approvata dalla Camera il 4 maggio ed è entrata in vigore il 23 maggio, per essere subito parcheggiata in cortile per tredici mesi...


l'articolo prosegue sul giornale on line L'Indipendenza.com a questo link:


buona lettura

martedì 26 maggio 2015

Proposta di legge elettorale Besostri-Comero per l’elezione diretta del sindaco metropolitano

Proposta presentata il 1° luglio a Milano, aggiornata al 20 luglio
(proposta di legge di iniziativa popolare in fase di deposito alla Cassazione)

Elezione diretta del sindaco e del consiglio della città metropolitana

Art. 1 Elezione diretta del sindaco metropolitano
Gli elettori dei comuni della città metropolitana eleggono a suffragio universale e diretto il sindaco metropolitano con sistema maggioritario, contestualmente all’elezione del consiglio metropolitano. Ogni elettore riceve una scheda elettorale riportante esclusivamente i nominativi dei candidati sindaci affiancati dal rispettivo contrassegno. È proclamato eletto il candidato sindaco che riporta la maggioranza relativa dei voti. Si procede ad un secondo turno elettorale tra i primi tre candidati più votati se i votanti non raggiungono il 50% degli elettori
Art. 2  Elezione del consiglio metropolitano
Il territorio della città metropolitana è suddiviso in un numero di collegi corrispondente ai quattro quinti, con arrotondamento per difetto, del totale dei consiglieri da eleggere. I collegi, di equivalente dimensione demografica, comprendono preferibilmente comuni e municipalità intere, sono deliberati dalla conferenza metropolitana a maggioranza qualificata dei tre quinti. In caso di inadempienza provvede il prefetto con proprio decreto. Ogni consigliere rappresenta l'intera città metropolitana.
Gli elettori di ogni collegio uninominale ricevono una seconda scheda elettorale riportante esclusivamente i nominativi dei candidati consigliere con relativo contrassegno.
È eletto consigliere al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei votanti nel collegio. Si procede ad un secondo turno tra i primi tre candidati più votati anche se ha votato meno del 50% degli elettori del collegio. L’ufficio elettorale determina i collegi rinviati al secondo turno e i candidati ammessi.
Un quinto dei seggi sono assegnati ai candidati non eletti, in base alla graduatoria decrescente delle percentuali di voti sui votanti riportate nei rispettivi collegi al primo turno.
Art. 3 Indizione delle elezioni
Il sindaco metropolitano 90 giorni prima del voto indice le elezioni, con decreto pubblicato all’albo pretorio della città metropolitana e dei comuni interessati unitamente all’elenco dei collegi uninominali, fissando la data dell’eventuale secondo turno.
Art. 4 Candidature
Sono candidabili a sindaco e consigliere metropolitano tutti gli elettori italiani. La candidatura a sindaco metropolitano è sottoscritta da mille a duemila elettori residenti in tutti i collegi uninominali della città metropolitana.
La candidatura a consigliere metropolitano è sottoscritta da duecento a duecentocinquanta elettori del collegio. Le sottoscrizioni sono autenticate secondo le modalità previste per le elezioni comunali, art. 3 legge n. 81 del 1993, anche dal sindaco metropolitano o suo delegato e dai consiglieri metropolitani. Le sottoscrizioni possono essere effettuate anche con modalità telematica tramite posta certificata.
Tutte le candidature sono pubblicate sia all’albo pretorio che nell’apposita sezione del sito internet della città metropolitana, unitamente alla documentazione prodotta. Anche gli atti dell’ufficio elettorale sono pubblicati nel medesimo sito internet.
Art. 5 Presentazione candidature
Le candidature sono presentate al competente ufficio elettorale tra il 45° e il 44° giorno antecedente il voto allegando:
certificato del casellario giudiziale, dichiarazione di non avere carichi giudiziari pendenti per reati che possano comportare incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità con la carica elettiva e di non essere sottoposto a misure di prevenzione o sicurezza, dichiarazione di non essere candidato in altra città metropolitana o provincia, il programma amministrativo che intende realizzare, curriculum vitae, simbolo identificativo da riportare nella scheda elettorale e le sottoscrizioni autenticate. Contro le ammissioni e le esclusioni si applica l’art.129 del codice del processo amministrativo.
 Art. 6 Verifica delle candidature. Parità di genere 
L’ufficio elettorale verifica le candidature entro due giorni e compone la lista dei candidati sindaco e le liste dei candidati per ogni collegio. Inoltre, verifica tra quanti utilizzano il medesimo simbolo identificativo, che nessuno dei due sessi sia superiore al 60 per  cento, pena l’esclusione. I candidati sindaci non possono candidarsi per l’elezione del consiglio metropolitano. 
Art. 7 Rendicontazione  e formazione degli eletti
Il sindaco e i consiglieri metropolitani rendicontano le spese sostenute per la campagna elettorale e l’attività amministrativa in una apposita sezione del sito internet della città metropolitana.
I consiglieri eletti per assumere incarichi specifici e deleghe dal sindaco metropolitano devono dimostrare di avere competenze adeguate oppure aver frequentato appositi corsi di formazione inerenti il governo e la gestione degli enti, organizzati subito dopo il voto da enti certificati e convenzionati con la città metropolitana.
Art. 8  Disposizioni di coordinamento e  attuazione
Per tutto ciò che non è disciplinato dalla presente legge, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del decreto legislativo n. 267 del 2000, la legge n.122 del 1951 e del testo unico per le elezioni comunali D.p.r. n.570 del 1960.
Le modalità di attuazione della presente legge saranno contenute in apposito regolamento da adottarsi entro tre mesi.

Con l’entrata in vigore della presente legge tutte le città metropolitane sono tenute ad adeguare i propri statuti alle nuove norme e indire l’elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano entro e non oltre un anno dall’approvazione della legge.

Sono abrogate le disposizioni del comma 22 e quelle inerenti le modalità di elezione di secondo grado del sindaco e del consiglio metropolitano della legge n. 56 del 2014.

Il sindaco e i consiglieri metropolitani sono equiparati agli organi del comune capoluogo rispettivamente per l’indennità di funzione e il gettone di presenza come previsto dall’art. 82, comma 8, del decreto legislativo 267 del 2000.

Art. 9 Cittadini dell’Unione europea
I cittadini dell’Unione europea residenti in un comune della città metropolitana possono partecipare al voto e candidarsi per il consiglio metropolitano con le modalità e le procedure previste per le elezioni comunali.
Art. 10 Copertura delle spese
Gli oneri diretti e indiretti sostenuti dai comuni e dalla città metropolitana per l’organizzazione e lo svolgimento delle elezioni metropolitane sono interamente rimborsati dallo Stato.
Art. 11 Entrata in vigore

La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione  nella Gazzetta Ufficiale.

mercoledì 22 aprile 2015

ITALIKUM: spuntano seggi in più...


Legge elettorale, se vince Renzi è duce a vita: assegnazione dei seggi incontrollata 


Mi ero ripromesso di non scrivere più sull’Italicum, dopo aver scritto un libro insieme a Giorgio Galli e Felice Besostri, decine e decine di articoli e conferenze fatte l’anno scorso.
Invece, sono come quei ragazzi che se sentono giocare a palla in strada non possono resistere e si precipitano giù dalle scale con la foga di tirare quattro calci. Fuor di metafora, martedi e mercoledì, 14-15 aprile, c’è stato un altro giro di audizioni alla 1° commissione della Camera, presieduta dal forzista Sisto. L’eco è giunto sui giornali e sui Tg, amplificato dalla contemporanea scelta di Renzi di convocare le sue truppe parlamentari per stringere le fila in vista del voto in commissione e, a fine mese, in aula.
La partita è incerta, non ha un esito ben definito, ognuno tira la palla dove capita, che rimbalza sulle pareti e sulle finestre fino a quando il troppo rumore o qualche vetro rotto, farà arrabbiare l’inquilino del palazzo sul Colle.

a questo link:

Presentata la proposta Besostri-Comero di elezione diretta

domenica 15 marzo 2015

PURCHE' CI TEMANO... Incontro Palazzo Cusani 19 marzo 2015


REDDE RATIONEM



































Istituto Filosofico Lombardo
Ciclo di incontri 2015 “Le parole della Politica” 

Redde rationem
Il Rendiconto di un anno di azione politica
 del Parlamento e del Governo


“il contesto storico di questo ultimo anno” Giorgio Galli, Storico e politologo

“Il gioco sulle regole e l’incertezza politica” Daniele V. Comero, Analista politico elettorale

“Il punto di  vista  del costituzionalista”, Felice C. Besostri, Avvocato e costituzionalista

“la riforma del lavoro –Jobs Act”, Antonio Verona, Resp. Dip. Mercato del lavoro CGIL Milano