Referendum sulla proposta di Revisione costituzionale, previsto per ottobre 2016
Sabato pomeriggio, 21 maggio, ho relazionato ad un proficuo incontro a Parma per dibattere nel merito delle Riforme proposte dal Governo e approvate dal Parlamento, organizzato dall'ing. Fabio Cavalca.
All'incontro, introdotto dal Sindaco di Berceto e concluso dal sindaco di Zeri, hanno partecipato diversi Amministratori locali e responsabili di Circoli, come il Carlo Cattaneo, esponenti dell'Anpi. Per ora mancano i giovani!!
Questa la lettera di invito:
Lettera aperta
“DUE CHIARISSIMI NO'!”
Gentilissime concittadine/Egregi concittadiniVi scrivo questa lettera aperta per invitarvi, sabato 21/05 prossimo, alle 15.15 ad un incontro
nella Sala civica del Quartiere Molinetto, Via Argonne, 4, alla presentazione di una
“Iniziativa 'per il Paese che vorrei'”,
tesa a promuovere un duplice chiarissimo NO, come indicato in estrema sintesi nel volantino http://unaltraitalia.net/due-no.pdf .!
L'incontro, cui parteciperanno
dott. Daniele Comero, della Società Italiana di Studi Elettorali,
on. Egidio Pedrini, sindaco di Zeri (MS),
sarà moderato da Luigi Lucchi, Sindaco di Berceto.
L'argomento base è : riforme renziane e legge elettorale! Noi 'quattro amici al bar' (cioè semplici cittadini non inquadrati, non sudditi di alcuna oligarchia) abbiamo sentito la necessità di assumere questa iniziativa perché convinti che il momento sia drammatico e richieda il ricorso anche ad uno sforzo di una buona fantasia che ci aiuti a scrollarci di dosso l'imbroglio in cui ci sta rinchiudendo il Referendum di ottobre, visto che, unanimemente, 'QUELLI LÀ' ci stanno portando a scegliere tra due mali, cioè tra la dittatura dell'”uomo solo al comando”, che oltretutto propone un'Italia sgangherata, smidollata e prona ai voleri di chi ha già troppo e l'immobilismo di istituzioni fossilizzate su una Costituzione ben lungi dall'essere “la più bella del mondo”, come bugiardamente sostiene chi ne ha abilmente sfruttato limiti, lacune ed errori per farsi gli affari propri. Purtroppo, se lo scenario restasse cupamente ristretto a quelle due possibilità, c'è il rischio che a prevalere possa essere la prima delle ipotesi, perché è in atto uno tsunami nazionale di mass media che stanno spingendo la gente a pensare superficialmente (cioè non-pensare) che “Renzi, almeno, ha mosso qualcosa”, senza evidenziare il fatto che le mosse di Renzi sono tali da spingerci verso il burrone e non verso uno sviluppo positivo e costruttivo del nostro stare insieme nella nostra comunità nazionale.