La campagna elettorale si sta avviando al culmine e i colpi incrociati tra i candidati sono terribili: Monti apparentemente è attaccato da Bersani e Berlusconi, Ingroia da Bersani e tutti insieme attaccano Grillo, il quale è felice come una pasqua nel trovarsi da solo contro tutti. Però, c’è da dire che Grillo con la trimurti Bersani-Monti-Berlusconi ha occupato tutta la scena mediatica televisiva, che è quella principale. Non è un bel esempio di par condicio. In Lombardia, al Senato i candidati capicoalizione o di lista sono 15, per cui gli altri 11 sono relegati in spazi angusti, in orari infami.
Tra questi c’è Magdi Allam, a capo della lista “Io amo l’Italia”, che lunedì 11 febbraio se l’è presa con Grillo in un articolo che ha scritto per Il Giornale dal titolo “Grillo sbraita, ma aiuta solo Monti”. La sua tesi è che il blogger sia parte di una strategia per indebolire la sinistra e favorire Monti nel riproporre la riedizione del suo catastrofico governo con il PD, UDC e PDL. Riporta un dialogo con degli imprenditori che dicono di votare Grillo per favorire la distruzione dei politici che hanno favorito e gestito così male questa crisi in Italia. Chiude su Grillo dicendo che “Vincerà sempre lui e noi tutti ne usciremo perdenti! Altro che salvatore della Patria!”
Magdi Allam ha indubbiamente molto coraggio a esporsi contro la dittatura delle banche e il signoraggio monetario che impoverisce gli italiani però, in questo caso, è troppo pessimista. Mi spiego meglio. Oramai è chiaro a molti che esiste un forte legame tra i tre schieramenti di centro, di sinistra e di destra: raccontano le stesse bugie, usano identici richiami a fantomatici sgravi fiscali e futuribili abbattimenti di imposte e tasse varie. Sono la stessa cosa. Ad essere di buon umore, i tre leader si possono raffigurare come una vera e propria Trimurti, la triplice divinità induista. Purtroppo, la crisi economica e la cattiva gestione dello Stato, ha fatto si che la triplice assomigli più a un Cerbero, il cane rabbioso a tre teste a guardia degli inferi.
E’ il terribile mostro posto a guardia del parlamento, che gli italiani dovrebbero blandire e incensare con il “voto utile”. Lo smarrimento mentale che avvolge la sinistra gli impedisce di accorgersi dell’inganno del voto utile. Nel web si legge di tutto, anche che sia: ”utile a te, visto che sei di sinistra, e che se voti Ingroia al Senato in alcune regioni il tuo voto sarà carta straccia, dal momento che lo sbarramento dell’8% appare secondo tutti i sondaggi proibitivo; dunque se metti la crocetta su Rivoluzione Civile tanto vale metterci anche i cuoricini, o le falci, o i martelli o le manette decidi tu; tanto è un voto inutile, nel senso di un voto buttato. Cioè in realtà una sua utilità ce l’ha, perché anche grazie al tuo voto buttato il Pd non otterrà la maggioranza in senato e si alleerà con Monti+Casini+Fini. Insomma votare Ingroia al senato equivale a votare Pd+Monti”. L’hai capita?”. (leggi qui) Cioè, vota PD e basta. Un ragionamento che fa il paio con quello della destra berlusconiana. Tutti uniti nel blindare il voto, compatto sulla maggioranza che ha condotto il Paese allo sfascio.
Nulla dicono dello strapotere delle banche e della nomenclatura europea, nessun accenno al “mostro” posto a guardia delle istituzioni democratiche. L’unico modo per riprendersi la sovranità è distruggere l’orribile guardiano, altrimenti vuol dire che non si sarà mai liberi.
Ecco, a me pare che se Grillo riuscisse in questo compito, a distruggere o indebolire il feroce mostro a tre teste, comunque ne avrebbe un grande merito. Aprirebbe la strada del prossimo Parlamento a tutte le nuove istanze, che i feroci guardiani rifiutano. Si può immaginare un sistema politico ripulito, per cui gente preparata e seria come Magdi Allam potrebbe finalmente trovare spazio e modalità di azione politica concreta.