Il possibile scambio “Italicum - Revisione costituzionale”
Succedono
cose strane: Renzi che attacca D’Alema alla festa del Pd, a Catania, alla
ricerca di un colpo di scena. La minoranza che incalza il suo segretario, che
risponde di essere disponibile a cambiare l'Italicum. Cose mai viste prima.
Però, esiste una via
alternativa, dove non ci sarebbero ne vinti ne vincitori.
La base è quella di uno
scambio politico alla pari, che farebbe bene all'Italia, impegnandosi subito in
una riforma elettorale seria,
senza i trucchi e gli
inganni dell’Italicum (se non si sa che pesci pigliare c’è sempre la proposta Galli-Comero, scritta con Giorgio Galli).
In cambio Renzi potrebbe
chiedere a tutte le forze politiche di appoggiare uno “spacchettamento” del
quesito referendario,
come proposto dai
radicali, per tentare di salvare il salvabile dopo due anni di discussioni
sulla revisione della Costituzione.
Ci sono certamente alcuni
grossi ostacoli giuridici da superare sul piano politico in Parlamento, per il
bene dell’Italia.
L’obiettivo finale è
quello di avere finalmente una buona legge elettorale, rispettosa della
sovranità popolare
( senza dimenticare
l’importante raccomandazione di Gianfranco Miglio, riportata qui)
accompagnata da alcuni
ritocchi alla Costituzione secondo le indicazioni referendarie che emergeranno.
Solo così si potrebbe
andare al voto, nel 2017 o 2018,
in modo più
sereno e democratico.
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