lunedì 14 ottobre 2013

Lombardia, possibile teatro di battaglie per il "Lombardellum"

Settimana scorsa a Milano al Tribunale regionale amministrativo, il TAR, è accaduto un fatto particolarmente rilevante, classificato come secondario dai media, ma che può avere delle conseguenze politiche enormi. Mi riferisco alla discussione del ricorso presentato da alcuni cittadini e giuristi contro la proclamazione degli eletti in Consiglio regionale della Lombardia dopo le elezioni del 24-25 febbraio scorso. 
Nel ricorso non viene messo in discussione il risultato finale, cioè la vittoria di Maroni su Ambrosoli, ma il sistema di elezione dei consiglieri e il collegato premio di maggioranza, di oltre il 60% dei seggi; in pratica è contestata la legge elettorale in se, la formulazione tecnica del "Lombardellum", che come è noto è stato fatto in fretta e furia un venerdì pomeriggio in contemporanea con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, a fine ottobre 2012, dopo vari scandali che avevano coinvolto la giunta Formigoni, in particolare quello che aveva portato in custodia preventiva l'ex-assessore del PDL Zambetti.
Quel pomeriggio  l'approvazione della nuova legge elettorale è stata fatta sulla base di emendamenti ad un testo base presentato dal PD, ma la fretta dei consiglieri di chiudere la legislatura ha lasciato un testo raffazzonato, che nei giorni successivi non è stato facile ricomporre in un testo giuridicamente solido e coerente. 
La questione è molto tecnica, per cui si fa fatica a trattarla senza correre il rischio di annoiare il lettore. In questa sede l'importante è segnalare la notizia: il TAR della Lombardia ha ritenuto plausibili le ragioni dei ricorrenti, rappresentati dagli avv. F. Besostri, Tani e Zecca, rinviando alla Corte Costituzionale il giudizio sulla costituzionalità della Legge Regionale 17/2012, in particolare nella parte relativa al premio di maggioranza e le soglie di sbarramento per l'accesso al consiglio. Rimane da capire la questione dell'esenzione della raccolta delle firme che ha facilitato alcune liste (Fratelli d'Italia ecc..)...
prosegue sul giornale on line
http://www.lindipendenza.com/lombardia-futuro-teatro-di-battaglia-campale-sulla-legge-elettorale/