Renzi
è arrivato all’ultima settimana prima del voto delle primarie e annusa il
pericolo di un flop nella partecipazione dei militanti e simpatizzanti, per cui fa finta di incalzare il governo. Lancia un
ultimatum a Letta dalle colonne amiche di Repubblica che riporta un’intervista al sindaco
di Firenze che offre un patto al premier, con dei paletti all'azione
dell'esecutivo su riforme, lavoro ed Europa. A domanda risponde:
"Il fatto è che il Pd ha trecento deputati
e Alfano ne ha trenta. Con tutto il rispetto per Scelta Civica e per il Nuovo
centrodestra, il governo sta in piedi grazie a noi. Alfano dice che può far
cadere Letta. Bene, così si va subito al voto. Io non ho paura. Lui sì. Perché
sa che Berlusconi lo asfalta".
Uno volta tanto che il Caimano sta tranquillo ad Arcore, sono loro, i giovani ad
evocarlo in modo colorito. Poi prosegue:“Offro
una disponibilità vera, un patto di un anno. E quindi proporremo tre punti che
noi consideriamo ineludibili".
Tra
questi anche la legge
elettorale. "Certo. Va bene qualsiasi riforma. Purché si
faccia e purché garantisca il bipolarismo e la governabilità. Chi vince, deve
vincere. Chi vince, governa 5 anni senza inciuci". Il giornalista
chiede se vuole un ritorno al Mattarellum,
risponde: "Si, ma
deve essere corretto. Quel 25% di recupero proporzionale deve diventare un
premio di maggioranza".
Rimandiamo
ad un prossimo Post la noiosa, ma indispensabile, spiegazione su che cosa vuol dire la miscela Mattarellum+Premio di maggioranza del 25%Immagine tratta da http://www.gazzettacommerciale.com/ridateci-il-mattarellum/