mercoledì 17 settembre 2014

Ricevimento a Palazzo Reale...

Articolo pubblicato dal settimanale on-line Arcipelago Milano, N° 31-2014
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“PASTICCI METROPOLITANI”. ALLA RISCOPERTA DEL FEUDALESIMO

Nei giorni scorsi si è svolto un seminario sulle “funzioni” della Città metropolitana (martedì 9 settembre), organizzato dal Comune di Milano con il PIM, indirizzato agli amministratori comunali milanesi. Il luogo dell’incontro non è casuale, è un simbolo storico: palazzo Reale, in piazza Duomo. Appare quasi una convocazione della corte di tutti i rappresentanti dei piccoli feudi interni al ducato di Milano. Nella sala delle udienze, pardon, delle conferenze, si sono riversati i “vassalli, valvassori e valvassini”. Accolti dal responsabile della apposita struttura di progetto e dall’assessore delegato, con i tecnici PIM, storico braccio urbanistico del Comune. Non si è visto il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che in questo modo si è certamente salvato da questo inopportuno revival storico. Parimenti non si sono visti i dignitari della “signoria” uscente, quella della Provincia di Milano, con effetti opposti.
I sindaci e i consiglieri comunali (praticamente assenti Lega, NCD e FI) hanno affollato la sala con contenuta allegria, per la cerimonia di presentazione della struttura che darà la possibilità di avere 24 nuove investiture, le poltrone del consiglio metropolitano.
Rimane da capire ancora qualche piccolo dettaglio, ad esempio, a cosa servono questi “consiglieri” e che compiti avranno. Tema a cui è dedicato l’incontro. Dopo oltre due ore di relazione dei tecnici PIM, con il racconto sui “tavoli istituzionali” e la meraviglia dei Piani Strategici pluriennali, il pubblico, inizialmente ben disposto, incomincia a incupirsi. Sono tutti politici abituati ad annusare l’aria che tira e il conto è presto fatto: sono passati cinque mesi dall’approvazione della legge, a pochi giorni dal voto, si è ancora alle slide da seminario di alta formazione. Vuol dire che le pentole sul fuoco sono vuote, non si vede l’ombra di un osso, ne del bollito. I sindaci quando sentono parlare di “piani” arricciano il naso, significa dargli lavoro e problemi aggiuntivi, senza vantaggi immediati per la comunità che rappresentano.
Il bello arriva alla fine, con le domande dell’inquieto pubblico, che è stato redarguito sul poco tempo a disposizione a tale scopo. A chi chiede lumi sulla effettiva data di funzionamento della Città metropolitana il responsabile del progetto Giorgio Monaci risponde che la Città presumibilmente diventerà soggetto giuridico dal 1° gennaio 2015.
Se fosse veramente così c’è da chiedersi a che serva eleggere il consiglio frettolosamente il 28 settembre, anticipando di quindici giorni la data normale del voto che buona parte delle Province hanno assunto nel 12 ottobre. Fretta inspiegabile, visto che ogni cosa è in ritardo, compreso il governo con i suoi provvedimenti, e per ora ci sono solo le slide...